Ne abbiamo parlato già in questo articolo, ma vista la rilevanza della notizia ritengo sia il caso di fare alcune precisazioni e sfatare alcune voci:

  1. Il Malware NON arriva dalla rete tipo Spirito Santo, per infettare il primo computer è necessario che l’utente dello stesso clicchi su un link che può essere in un’email, in un sito web, in pratica ovunque. Ma serve l’intervento iniziale dell’utente come nei precedenti Ransomware
  2. L’installazione della patch o il corretto aggiornamento del PC non evita il virus se l’utente esegue involontariamente il codice malevolo. La patch evita solo di venire infettati da eventuali computer già colpiti presenti nella stessa rete (ma va comunque installata!).
  3. Per evitare di infettarsi inizialmente è necessario un buon antivirus e, soprattutto il cervello acceso. L’antivirus di Microsft Windows Defender è stato tra i primi a rilevare WannaCrypt
  4. Al momento non ci sono evidenze certe di quale sia stato il canale di diffusione (il che lascia perplessi), ma nulla vieta che si possa anche servire di email infette come in precedenza. Quindi porre la massima attenzione.
  5. e come sempre: salvare regolarmente i propri dati e tenerne una su un dispositivo non collegato al Computer. Si chiamano BackUp e Disaster Recovery.

WannaCrypt7