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Archivi della categoria: Software

Come abilitare FirmaCerta per la firma remota Namirial

29 domenica Nov 2020

Posted by Stefano Baldoni in Guide, Software

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Per motivi ai più ignoti il software FirmaCerta non è abilitato di default per l’utilizzo della firma remota Namirial. E’ dunque necessario procedere all’abilitazione che, sempre per ragioni suppongo esoteriche, è ben nascosto.

Avviamo dunque FirmaCerta e clicchiamo su Opzioni Generali

Sarà poi necessario cliccare sulle frecce in alto a sinistra finchè non sarà visibile il tab Servizi web

a questo punto sarà sufficiente cliccare su Abilita in basso a sinistra.

Ricrdo che la firma remota Namirial è l’unica supportata nativamente da SLpct.

SLpct 1.14.0

11 mercoledì Nov 2020

Posted by Stefano Baldoni in News, Software

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Disponibile per il download

– E’ stato realizzato un algoritmo di ingrandimento automatico delle finestre e dei font per monitor con medio-alte risoluzioni e aggiunta possibilita’ di impostare comunque da File

– Impostazioni il fattore di zoom delle finestre secondo un elenco di valori preimpostati

– Aggiunto supporto per i nuovi schemi xsd di 09-10-2020: aggiunto nel SICID l’atto “Ricorso immigrazione 35 Dublino”

Nota per utenti Windows: Nel caso venisse segnalato in fase di installazione un avviso dello Smartscreen

Sarà sufficiente Cliccare su “Ulteriori Informazioni ” e proseguire normalmente

NAPS2 – non solo scanner

26 lunedì Ott 2020

Posted by Stefano Baldoni in Guide, Software

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Abbiamo già parlato di questo software in un precedente articolo quale supporto utilissimo alla scansione. Oggi vedremo che può essere utilizzato come un vero e proprio software per la modifica e la gestione dei pdf. E’ infatti possibile importare dei documenti in pdf di qualsiasi origine (la prima volta potrebbe richiedere l’installazione di un plugin).

Una volta importato il documento avremo a disposizione tutti gli strumenti presenti in NAPS2, che ci permetteranno di modificare a nostro piacimento il documento stesso

oltre a poter importare un altro pdf per unirlo decidendo quali parti interessano e in quale ordine. Avremo poi la possibilità di salvare anche solo le pagine selezionate.

E se non bastasse ha anche il riconoscimento del testo, per “tentare” di rendere riconoscibile il testo scansionato (il risultato dipende dalla qualità della scansione stessa)

Quindi, piuttosto che caricare documenti su siti internet che nulla dicono di cosa faranno dei nostri contenuti, credo valga la pena dare una possibilità a questo piccolo grande software

Deposito dal fascicolo con SLpw e SLpct

02 domenica Feb 2020

Posted by Stefano Baldoni in Guide, Software

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Depositare Atti successivi con SLpct è un’operazione molto semplice e veloce, in quanto i dati richiesti sono ridotti al minimo. Il vero motivo di ansia, soprattutto visti i soventi ritardi delle ricevute dell’Esito dei controlli Automatici (anche dette terza PEC), riguarda la possibilità di aver sbagliato qualche dato in fase di creazione del deposito, quali ad esempio il numero di ruolo, l’ufficio giudiziario o il Registro.

Utilizzando SLpw (ricordo che si tratta di un modulo a pagamento) è possibile evitare questo tipo di errori, basterà infatti selezionare il fascicolo in cui effettuare il deposito e cliccare il tasto SLpct

dep01

Sarà quindi richiamato il redattore con già inseriti i dati del deposito stesso evitando quindi qualsiasi possibilità di errore. Verrà selezionato di default Istanza Generica che sarà modificabile, lo stesso vale per il nome busta.

dep02

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Ricordo che è possibile provare gratuitamente per 15 giorni SLpw  previa registrazione. Per chi fosse interessato all’acquisto è disponibile il codice sconto SLPCT_FB che dà diritto ad una riduzione di 10 euro sul costo.  Quella descritta in questo articolo è solo una delle tante funzioni aggiuntive

Avast free e Mac Os

28 giovedì Nov 2019

Posted by Stefano Baldoni in News, Software

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Sottolineando il fatto che l’installazione di Antivirus gratuiti sul Mac non è una buona idea, e non lo è nemmeno su Windows 10 , è stato rilevato che può impedire la creazione della busta con SLpct, in quanto rileva ERRONEAMENTE, un file temporaneo creato dal redattore stesso come malevolo.

avastmerda1

avastmerda2

La soluzione è disintallare Avast Free seguendo queste istruzioni

ThunderPec fuori supporto

18 mercoledì Set 2019

Posted by Stefano Baldoni in News, Software

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Il plugin ThunderPEC non è più compatibile con le versioni di Thunderbird 68.X.X  e successive.

Non è previsto un aggiornamento essendo al momento fuori supporto. Senza questo plugin non sono visibili nel client Thunderbird gli allegati firmati in cades, cosidetti .p7m

Come detto al momento l’unica soluzione è non effettuare aggiornamenti oltre la versione 60.X.X e si consiglia di disabilitare gli aggiornamenti automatici dal menù Opzioni – Avanzate -Aggiornamenti

Cattura

Per chi avesse già installato l’ultima versione l’unica via è disintallare Thunderbird (avendo cura di effettuare preventivamente il backup del profilo) ed installare una versione precedente rinvenibile a questo link

AGGIORNAMENTO

Se ThunderPec era installato prima dell’aggiornamento di Thunderbird non compatibile con detto plugin, gli allegati .p7m dovrebbero restare visibili anche dopo la disattivazione in quanto la chiave interessata rimane. Ovviamente vengono comunque meno le altre caratteristiche

Mac e Windows 10 riflessioni provocatorie

21 venerdì Giu 2019

Posted by Stefano Baldoni in Guide, Software

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Iniziamo col dire che fino a 10, forse 7 anni fa, la differenza, a favore della casa di Cupertino era evidente e manifesta dal punto di vista tecnico e tecnologico. Proviamo però a chiederci ora come stiano effettivamente le cose. Innanzitutto l’hardware utilizzato dai Mac è ormai da tempo lo stesso presente  nei computer Windows di fascia alta. Quindi un normale portatile da 1000 euro  avrà le stesse caratteristiche di un Mac intorno ai 1500 euro, potremmo anche azzardarci a dire che sono praticamente identici.

Dal punto di vista software, che vi piaccia o no, Windows 10 è una vera rivoluzione rispetto alle precedenti versioni, Windows 7 compreso. Installare ex novo un PC (decente) non impiega più di 20 o 30 minuti e nel 99% dei casi non sarà necessario cercare alcun driver aggiuntivo, oltretutto i requisiti hardware minimi sono rimasti gli stessi dai tempi di Vista.

Ma vediamo quali sono considerati, a torto o a ragione, i punti deboli rispetto ad Apple del sistema operativo Microsoft:

1)      Virus: la leggenda vuole che il Mac ne sia immune. In realtà non è vero affatto, certamente sono di meno ma spesso più insidiosi. Effettivamente Windows è più colpito per due semplici ragioni: innanzitutto è decisamente più diffuso, almeno a livello globale; questo rende più conveniente sviluppare malware per Windows per via dei grandi numeri. L’altro punto debole riguarda il fatto che quasi tutti gli utenti Windows utilizzano account amministrativi. Se notate invece con Mac ogni volta che dovete installare o fare modifiche al sistema operativo vi viene richiesta la password. Questo comportamento è facilmente riproducibile sui sistemi Microsoft, ma per qualche misterioso motivo quasi nessuno lo fa. E’ però effettivamente una pecca, se voluta o meno non saprei dire

2)      Aggiornamenti: ci si lamenta che quelli di Windows sono poco trasparenti e che a volte creano problemi seri. Diciamo che Apple decide lei quale hardware è supportato (e parliamo di una varietà limitatissima) e un Mac di 6 o 7 anni mediamente non riceve più aggiornamenti, pur trattandosi spesso di hardware assolutamente efficiente. Windows d’altro canto ha di fronte una varietà quasi infinita di configurazioni hardware, spesso anche vecchie di 10 anni o più. E’ normale che, soprattutto su macchine obsolete, dei problemi di compatibilità possano presentarsi, ma di solito risolvibili da un tecnico capace. Apple non dà proprio questa possibilità.

3)      Il Mac è più performante. Prendete un Pc Windows con un processore I7, scheda video dedicata, 16 Gb di RAM ed M2 per fare il confronto e vi accorgerete che forse non è proprio vero.

4)      Il Mac è più “fico”:  beh se volete spendere di più per il marchio liberissimi.

5)      SLpct funziona perfettamente su entrambi i sistemi, quindi fate come volete

Windows e Antivirus

01 mercoledì Mag 2019

Posted by Stefano Baldoni in Guide, Software

≈ 1 Commento

Per chi non lo sapesse Windows 10 è dotato di un antivirus denominato Defender che è perfettamente integrato, nativo, costantemente aggiornato con il download automatico di tutte le nuove definizioni di virus e spyware che continuamente si manifestano in rete.

AV–Comparatives è un celebre laboratorio indipendente specializzato nel testing dei software di sicurezza che  ha rilasciato a marzo un  rapporto sulle performance dei vari Antivirus per sistema operativo Microsoft.

Il confronto è fatto utilizzando le versioni commerciali ovvero a pagamento e, per chi preferisce le figure, Windows Defender è tra i 5 ad ottenere tre stelle. Per chi volesse approfondire il link all’articolo (in inglese) è al paragrafo precedente.

Cattura

I prodotti di terze parti, soprattutto le versioni gratuite, facilmente possono ralllentare il computer, se non addirittura creare conflitti con il Sistema Operativo, oltre a provocare problemi specifici con le chiavette di firma digitale, invio delle PEC e via dicendo

Quindi, la morale è: USATE WINDOWS DEFENDER ed evitate l’installazione di accrocchi vari spesso inutili, se non dannosi

Windows 7 (che comunque andrà fuori supporto a gennaio 2020), non ha un antivirus integrato, ma è possibile installare Windows Security Essential, che non è altro che la versione per 7 di Defender.

Io ve l’ho detto, poi fate come volete. Se state sempre a riformattare la chiavetta fatevela una domanda… e ora potreste avere un’idea della risposta.

Se l’installazione di SLpct non si avvia

12 mercoledì Set 2018

Posted by Stefano Baldoni in Guide, Software

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N.B. Il presente articolo si riferisce al sistema operativo Windows, per problemi sul Mac Os consultare il seguente link

Potrebbe innanzitutto dipendere da una precedente versione aperta nel PC in uso, in questo caso chiuderla e ritentare l’installazione

Se non si risolve   provare  questi passi

1) disinstallare SLpct;

2) effettuare il download della nuova versione di SLpct, la 1.9.0;

3) rinominare il file setupslpct.exe in setupslpct.zip; (potrebbe essere necessario modificare le impostazioni di windows che impediscono la visualizzazione deelle estensioni conosciute)

4) prima di estrarre il contenuto del file “setupslpct.zip”, fare una ricerca nella cartella C:\Users\<nome utente> (inserendo il nome dell’  utente) e controllare che non esista già un file denominato Setup.exe: se è presente spostarlo in un’altra cartella o rinominarlo;

5) estrarre il contenuto del file setupslpct.zip. Una volta fatto ciò eseguire il file “Setup.exe” presente tra i file estratti.

Se la soluzione precedente non funziona andare in C:\Program Files (x86)\Evoluzioni Software, rinominare la cartella SLpct in SLpct_OLD. Rieseguire l’installazione.

Se ancora non funziona, sempre dopo aver rinominato il file SLpct in SLpct_old, rinominare il file setupslpct.exe in setupslpct.zip ed eseguire poi il Setup.exe. Dovrebbe a questo punto completarsi con successo l’installazione

 

 

SLpw 1.2

04 mercoledì Lug 2018

Posted by Stefano Baldoni in News, Software

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Diponibile la nuova versione al seguente link

Di seguito le novità:

Versione 1.2.0
– in Storico è stato spostato il campo “Data” e messo accanto alla data di registrazione (che era in fondo). Inoltre la data registrazione non mostra piu’ i secondi
– Esporta Agenda in html: adesso riporta anche i nomi delle parti
– Migliorato passaggio nome busta quando si richiama SLpct: si modificano alcuni caratteri speciali che davano errore
– Inserendo nel file slpw.ini (che su Windows si trova in C:\Users\<nome_utente>\Documents\SLpw e su Mac nella cartella SLpw contenuta nella cartella utente) il parametro multiruolo=S il programma, in ricerca fascicoli e scadenze, consente, per i registri SIECIC, di impostare separatamente il ruolo utente e il ruolo di accesso;
– Esportazione in Google Calendar:
– adesso viene esportata anche la sezione
– nelle scadenze esportate si imposta anche il codice fiscale dell’utente
– adesso e’ possibile indicare il calendario destinazione in cui esportare le scadenze
Versione 1.1.1 Patch
– adesso per il controllo del codice fiscale punta a link in https
slpcw1
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